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Contributo alla discussione per il congresso del Circolo di Malnate del Partito Democratico

“Un fatto, anche il più modesto, conta più di una montagna di ipotesi”
(Pietro Nenni)

L’identità
del partito
Tesserati
ed elettori
Il segretario cittadino I giovani Le
donne
Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
Premessa

Sono passati pochi mesi da quando un gruppo di giovani del partito democratico e della società civile si ritrovavano in consiglio comunale a Malnate indossando delle magliette con i nomi dei padri costituenti della nostra Patria. L’episodio lo ricordate tutti, così come la notorietà che la nostra città ha assunto in quel periodo sulla stampa per la questione del “Tricolore oltraggiato” da un assessore leghista.
Mi voglio brevemente soffermare su questo momento per almeno tre motivi.
In primo luogo sono in atto le celebrazioni per il 150° anniversario dell' Unità Nazionale e credo sia doveroso, seppur scontato, ribadire che per il PD "Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia; nei valori della propria storia e civiltà” (Carlo Azeglio Ciampi).
In secondo luogo in primavera andremo ad elezioni anticipate nel nostro comune anche grazie a quell’episodio, portato alla luce dai nostri giovani e successivamente cavalcato in modo brillante dal nostro capogruppo e dai nostri consiglieri comunali. Anche se non decisivo, esso ha sicuramente contribuito ad innescare la miccia che ha fatto implodere su se stessa una giunta di centro-destra ricca di contraddizioni fino ad allora nascoste.
Infine, in quell’occasione mi era casualmente capitata sulle spalle la maglietta di Pietro Nenni da cui ho preso in prestito l’aforisma che campeggia in prima pagina e che mi ha guidato nella stesura di questo documento. In effetti, sono passati poco più di due anni da quando nel febbraio 2008 veniva eletto un giovane ed acerbo portavoce alla guida del Circolo di Malnate. In questo periodo ne è passata parecchia di acqua sotto i ponti e molte sono state le ipotesi e le strategie messe in campo. Ma quello che veramente conta, come ci ricorda Nenni,  è ciò che è stato fatto, i risultati che sono stati acquisiti e le cose che invece non hanno funzionato e che possono e debbono essere migliorate.

Questo documento pertanto, oltre ad essere una proposta per il futuro, punta ad analizzare anche il passato, ripercorrendo insieme la strada fatta sino ad oggi. Il mio auspicio è che il confronto che ne scaturirà tra di noi non si chiuda tout court con l’assemblea odierna. Il Partito ha sicuramente bisogno di questi momenti formali di incontro e di discussione, ma ha soprattutto bisogno delle idee di tutti, dell’impegno di tutti e dell’onestà intellettuale di tutti nella quotidianità che seguirà ad oggi.



Premessa Tesserati
ed elettori
Il segretario cittadino I giovani Le
donne
Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
L’identità
del Partito
Nel 2008 al centro del dibattito locale e nazionale c’era il problema dell’identità del partito che stavamo costruendo. Un’identità difficile da trovare proprio perché nello spirito del nuovo partito vi era il superamento delle precedenti identità che avevano contraddistinto le singole storie personali per diversi decenni.
A Malnate questo processo è stato in parte facilitato da un lungo e proficuo percorso comune compiuto sotto le insegne de “L’Ulivo Uniti per Malnate”. Questa esperienza ha rappresentato un amalgama fondamentale per le forze politiche di allora che sono riuscite per anni insieme a ragionare, discutere e soprattutto governare il nostro paese. Di più, questo vessillo comune ci ha permesso di poterci aprire anche alla società civile e a quei partiti a noi affini che pur non si riconoscevano nelle storie dei partiti che hanno contribuito a fondare il PD.
Insomma, Malnate precursore dello spirito del PD? In parte sì, ma certo nel 2008 era comunque ancora forte anche qui da noi la “politica dell’ex” (Ex DS, ex socialisti, ex margherita, ecc).
Il Partito Democratico è un partito giovane che in questi anni ha dovuto far fronte ad una  travolgente agenda politica che ci ha continuamente visti impegnati in primarie, elezioni, congressi e così via. Se da un lato questo non ci ha dato il tempo di darci un’organizzazione efficace ed efficiente, dall’altro paradossalmente ci ha aiutato a superare le vecchie divisioni. Lo abbiamo visto sia durante l’elezione a segretario nazionale di Veltroni, sia con quella di Bersani: le carte si sono mescolate più volte ed oggi è molto difficile ragionare sulla base delle vecchie appartenenze. Se a questo si aggiunge l’avvento di forze nuove, possiamo dire con orgoglio che, sia pur con tutti i nostri limiti, oggi a Malnate esiste una casa comune dei democratici.


Premessa L’identità
del partito
Il segretario cittadino I giovani Le
donne
Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
Tesserati ed
elettori
Un altro punto su cui si era lungamente dibattuto nei primi mesi di vita del Partito democratico era la diatriba tra “partito liquido e partito solido”, dove ad un partito di tesserati veniva contrapposto il modello americano del comitato elettorale fluido che si costituisse di volta in volta per ogni singola elezione. Oggi, a mio avviso giustamente, non è più in discussione la centralità del militante tesserato che rappresenta l’ossatura del partito, la sua struttura portante. Tuttavia è importante non dimenticare il bacino elettorale a noi vicino che ha votato alle varie primarie e che troppo a lungo abbiamo ignorato. Anche in vista delle prossimi amministrative, ritengo fondamentale recuperare le potenzialità presenti nelle liste dei votanti alle primarie ed istituire un gruppo di lavoro ad hoc che si occupi di questo.



Premessa L’identità
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Tesserati
ed elettori
I giovani Le
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Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
Il segretario
cittadino
Così come accaduto a livello provinciale, anche qui a Malnate si è lavorato affinché  ci fosse una candidatura unitaria alla segreteria cittadina. Vediamo con favore questo metodo, che sottolinea ancora una volta l’elevato livello politico del nostro Circolo. L’unità del Partito è un bene primario che va perseguito con tenacia; tuttavia il raggiungimento di questo obiettivo non deve andare a discapito della discussione e della partecipazione degli iscritti. Unità non va confusa con unanimismo e qualora non fosse stato possibile raggiungere un accordo unitario su candidato, lista e programma, sono sicuro che il nostro Circolo non sarebbe certo stato spaventato dalla possibilità di dover scegliere tra due o più candidature.
Se c’è un momento dedicato alla discussione e alle divisioni interne quello è proprio il Congresso. L’importante è che candidature alternative si basino su idee e programmi alternativi e non siano solo l’espressione di personalismi e/o correnti contrapposte.
Nel 2008 fu scelto un portavoce giovane e fuori dagli schemi dei vecchi partiti che fosse espressione del rinnovamento che il Partito Democratico voleva dare alla politica in generale e che permettesse di superare le divisioni interne. Per conseguire questo importante risultato si chiuse un occhio di fronte all’oggettiva inesperienza del sottoscritto consentendogli di crescere, coadiuvato da un gruppo di consolidata esperienza. Di questo sono grato al circolo che penso e credo di aver ripagato, pur con qualche limite ed alcuni errori, con impegno e dedizione alla causa.
Oggi tuttavia credo che alla nuova segreteria non basti essere espressione di rinnovamento. Certamente, compito primario del futuro Segretario cittadino sarà quello di riuscire a fare sintesi e a prendere con coraggio posizione su tutti i temi. Ovviamente occorrerà ascoltare tutte le voci interne al Partito e valutare anche gli input provenienti dalla società civile, ma alla fine sarà necessaria una posizione chiara, netta e unica.
“Tuttavia, per chiedere questo tipo di atteggiamento al nostro futuro Segretario è necessario che tutti noi gli si riconosca il ruolo di guida che gli deriva dall’investitura congressuale, dandogli la fiducia necessaria per costruire un progetto.
Troppo spesso abbiamo sfiduciato i nostri leader ancora prima che si insediassero. Guai a chi è abituato a remare contro, a chi dal giorno successivo al congresso inizierà a pensare al prossimo segretario. I progetti hanno bisogno di tempo per realizzarsi e per raccogliere qualcosa c’è bisogno di lasciare spazio alla semina.” (tratto da: “Riflessioni del Circolo di Malnate in vista del Congresso provinciale” 12/09/2010).




Premessa L’identità
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Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
I giovani
Il circolo di Malnate del PD, pur se composto prevalentemente da uomini e donne “over 50” è un circolo aperto ai giovani che ne favorisce le iniziative e la crescita politica. In questi anni 2 degli incarichi più importanti (Portavoce e Consigliere Provinciale) sono stati ricoperti da giovani; in questi anni si è creato un gruppo di giovani e amici che ha partecipato in maniera colorata e spesso alternativa alla vita politica malnatese; in questi anni mai gli organismi dirigenti del partito hanno posto freno o limitato le iniziative dei giovani.
Forse un po’ incostanti nella loro presenza, è però innegabile che il loro contributo sia stato fondamentale e l’episodio di facebook sta lì a dimostrarlo. Ora la sfida è convogliare questa loro energia propositiva in un concreto percorso di crescita politica.
E’ auspicabile che ci siano molti giovani nelle liste per le prossime amministrative, è un dovere che ci siano dei giovani nella segreteria, o meglio, per citare uno di loro “che nella segreteria non ci sia un rappresentante dei giovani, ma che ci sia una segreteria di giovani”.
Si tratta di dare dei ruoli e di responsabilizzare queste risorse umane che sono il futuro del nostro partito sul territorio e che ci possono dare un punto di vista diverso, scevro dai pregiudizi di chi fa politica da sempre,. Così come è stato per il portavoce e per il consigliere provinciale, l’esperienza si può acquisire solo sul campo ed il rischio di perdere la scommessa è minimo se il Partito da fiducia e supporto a chi incomincia da zero la sua esperienza politica. Solo in questo modo possiamo dare un segnale forte contro la gerontocrazia imperante in Italia.

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Il segretario cittadino I giovani Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi
futuri
Le donne
Servono soluzioni concrete e non di facciata a quello che è un problema non solo della politica, ma soprattutto della società italiana. Le politiche di genere previste dallo statuto nazionale risolvono solo formalmente la questione delle pari opportunità di genere e anzi spesso nella sostanza lo aggravano. L’abbiamo visto nelle difficoltà concreta affrontate per costruito le liste nel direttivo cittadino e nella frustrazione che questa regola genera tra le nostre militanti di sesso femminile. La sensazione di essere un riempitivo, di trovarsi lì giusto perché così recita il regolamento, di essere poco ascoltate e considerate è ampiamente diffusa tra le nostre iscritte.
Se sulla questione dei regolamenti il nostro circolo può fare poco, molto invece può essere fatto sulla considerazione delle opinioni e delle idee delle nostre donne. Questo, anche alla luce del fatto che la parte maschile del circolo non condivide l’opinione che le donne siano poco considerate.
Ne abbiamo parlato spesso e credo che il primo passo per la soluzione del problema consista nel comprendere la motivazione di queste due diverse percezioni. Per questo motivo ritengo opportuno organizzare delle serate di confronto e dibattito all’interno del circolo. Non si tratta di rispettare delle inutili regole formali; si tratta di comprendere le motivazioni di questa situazione e condividere insieme delle soluzioni concrete.


Premessa L’identità
del partito
Tesserati
ed elettori
Il segretario cittadino I giovani Le
donne
Gli obiettivi
futuri
Le regole e
l’organizzazione
del circolo
Nel documento inviato al livello provinciale a settembre avevamo criticato la rigidità (50&50) e la scarsa democraticità (liste bloccate) dei regolamenti nazionali, dicendo che non li avremmo accettati in maniera passiva e acritica.
Il nostro circolo pur rispettando formalmente quanto imposto da questi regolamenti ribadisce con forza la centralità della plenaria del martedì, vero momento democratico della vita del nostro circolo. Per questo motivo, il direttivo cittadino che eleggeremo quest’oggi, composto da 9 uomini e da 9 donne,  verrà convocato sempre il martedì. Si tratta di una scelta di principio e di grande apertura del partito verso l’esterno, un modo per coinvolgere il maggior numero possibile di persone e per continuare una delle tradizioni migliori del centrosinistra malnatese.
Accanto al direttivo il segretario nominerà una segreteria ristretta ed operativa che si occuperà della gestione ordinaria del partito e di sottoporre all’approvazione del direttivo cittadino delle proposte e delle linee politiche.



Premessa L’identità
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Le regole e l’organizzazione
del circolo
Gli obiettivi futuri
Il risultato più importante di questi anni di lavoro è stato la scioglimento anticipato del consiglio comunale e la possibilità di tornare al voto in primavera. Si tratta di una opportunità irripetibile per chi come noi aspira a ritornare a governare bene e a lungo il nostro paese. Un’opportunità resa ancora più ghiotta dalle divisioni presenti nel centro destra malnatese.
Questo deve essere il nostro obiettivo primario da qui ad aprile: riconquistare il comune!! Il PD è un partito di governo, momentaneamente all’opposizione a livello nazionale e per quel che ci riguarda anche a livello locale.
Siamo in una terra ostile è vero, la terra della Lega, eppure a Malnate la possibilità di giocarcela e di vincere è concreta. Certamente non bisogna sbagliare nulla: occorre il programma vincente, occorrono le alleanze vincenti e soprattutto occorre il candidato vincente.
Per quel che riguarda il programma chi ha lavorato nel partito in questi anni sa che ci sono dei capisaldi imprescindibili (solo per fare un esempio Monte Morone non edificabile). Tuttavia è necessario sin da subito istituire un gruppo di lavoro che si occupi della stesura di un programma che possa essere presentato e condiviso con i nostri possibili alleati.
Da questo punto di vista è certamente è necessario tessere di nuovo una trama di alleanze basate su programmi condivisi che ci possa riportare a vincere. Non dobbiamo avere alcuna sorta di preclusione, né verso sinistra né verso il centro, ma soprattutto  non dobbiamo dimenticarci delle risorse umane e di idee presenti nella società civile e nel mondo dell’associazionismo.
Aggiungerei poi che nel valutare partiti e persone non dobbiamo dimenticarci dei comportamenti passati. È importante ricucire con qualcuno, ma senza rincorrere a tutti i costi coalizioni disorganiche che siano ostaggio di veti e contro-veti.  Viceversa, meglio perdere qualche pezzo per strada.
In ogni caso, senza negare l’importanza del tema delle alleanze, riteniamo che oggi  la priorità sia conquistare gli astenuti, i delusi, gli apatici della politica. Per riuscire in questa impresa ci servono innanzitutto un programma e dei candidati credibili.
Per quanto riguarda la scelta del candidato sindaco credo che, laddove le condizioni lo consentano, sarebbe un’ottima scelta per recuperare un rapporto positivo con gli elettori lo svolgimento di elezioni primarie. Primarie serie e non di facciata, perché altrimenti sarebbe meglio un percorso di riflessione e di condivisione interna al partito prima e con i possibili alleati poi.
In ogni caso, primo compito della segreteria sarà definire un percorso di avvicinamento alle prossime amministrative da sottoporre al direttivo.
Per parafrasare Nenni, di ipotesi sul tavolo ce ne sono tante, ma ad oggi solo un fatto (non così piccolo) ha cambiato lo scenario (la caduta della pessima giunta di centro destra che ha amministrato Malnate per 3 anni e mezzo). Tra pochi mesi un altro fatto molto più importante (le elezioni amministrative) potrebbero cambiare nuovamente lo scenario a nostro favore e a favore dei cittadini malnatesi. Questo fatto può accadere: crediamoci e lavoriamo insieme perché possa diventare realtà!!

Marco Viscardi
Portavoce PD – Circolo di Malnate

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